Inteligência contínua: a sétima revolução cognitiva do Sapiens

Abstract

La mia formazione nel campo delle lingue, musicali, visive e verbali è sempre stata caratterizzata dall'attenzione alla materialità dei linguaggi stessi e ai mezzi attraverso i quali vengono trasmessi per consentire le loro funzioni comunicative. Dal tratto vocale, installato nel corpo stesso, questi mezzi si costituiscono come tecnologie che si sono evolute nel corso dei secoli, portando con sé nuove forme di linguaggio, come le diverse forme di scrittura, la galassia di Gutenberg e, dal XIX secolo in poi , le rivoluzioni industriale, elettronica e digitale, ognuna delle quali introduce tecnologie proprie. Quando le questioni linguistiche sono al centro dell'attenzione, ciò che conta, a partire dalla rivoluzione industriale, è l'avvento delle tecnologie cognitive, come la fotografia, il cinema, seguite dalle tecnologie elettroniche, radiotelevisive e, infine, l'esplosione del digitale rivoluzione con tutte le sue nuove forme di linguaggi e di conseguenza di cognizione che oggi si distribuiscono nelle più diverse applicazioni e piattaforme. Lo studio di questa evoluzione mi ha portato a postulare, sulla base dell'ispirazione raccolta da alcuni autori, che la cognizione umana sia, sin dalle prime forme di scrittura, crescere al di fuori della scatola cranica. Una proposta, quindi, che riguarda l'esosomatizzazione dell'intelligenza e della cognizione umana con tutte le contraddizioni che ciò comporta. Questo articolo è dedicato a spiegare questa proposta con attenzione al modo in cui si è sviluppata nel mio pensiero.