CONTRO LE BORIE “RITORNANTI”: PER UN SANO USO DELLA CRITICA

Abstract

L’Autore ritiene che la critica vichiana delle borie non si riferisca solo a nazioni,
culture e teorie filosofico-teologiche concentrate a discutere sull’origine oscura e favolosa dei tempi e sulla relazione tra storia sacra e storie profane. Ma è anche un dispositivo etico-filosofico che invita l’umanità, ormai al culmine del processo di incivilimento, a guardarsi da ogni forma di boria delle nazioni (in termini ontemporanei: superbia etnocentrica), così come da ogni manifestazione boriosa
da parte dei dotti (ovvero da ogni forma di filosofia e di teoria astrattamente antropocentrica).